Firmato il Patto di Collaborazione per il Palazzo del Capitano del Perdono a Santa Maria degli Angeli

Lo scorso 16 settembre, è stato siglato ad Assisi un importante Patto di collaborazione tra il Comune di Assisi, l’Associazione Priori del Piatto di Sant’Antonio Abate e la cooperativa sociale Fare, finalizzato alla cura e alla gestione condivisa del Palazzo del Capitano del Perdono. La firma è avvenuta alla presenza del sindaco Stefania Proietti, del dirigente comunale Matteo Castigliego, di Giovanni Granato (Associazione Priori) e Roberta Rosati (cooperativa Fare), oltre al presidente di Labsus, Pasquale Bonasora, e altri rappresentanti istituzionali.

Nel 2023, FARE ha avuto la possibilità di partecipare all’avviso pubblico della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per accedere a contributi a fondo perduto del PNRR per il “Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione ecologica” (M1C3 – Sub-Investimento 3.3.4 – Azione B2).
L’avviso, riservato alle organizzazioni culturali, poteva rappresentare, qualora vinto, una vera occasione per accedere ad importanti risorse da destinare al Palazzo del Capitano del Perdono. In virtù, quindi, degli indirizzi disposti dalla Giunta Comunale del 15 dicembre 2022 sulle destinazioni d’uso dei locali all’interno del Palazzo del Capitano del Perdono, la cooperativa ha elaborato, di concerto con l’Associazione Priori una proposta progettuale volta a creare un’offerta culturale a forte componente educativa e didattica finalizzata alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto il progetto meritevole di sostegno attraverso la sottoscrizione di una lettera di partenariato.
Con Decreto n. 439 del 02.11.2023, la cooperativa è risultata fra le 345 organizzazioni ammesse a finanziamento, su 1.710 domande presentate (PNRR TOCC – Azione B2 – Graduatoria Ambito Patrimonio culturale – Altre regioni). FARE potrà, così, mettere a disposizione della collettività non solo le proprie competenze in materia di organizzazione, gestione e didattica, ma in special modo, le suddette risorse economiche per realizzare gli allestimenti del percorso espositivo, consentendo, così, per la prima volta in oltre settant’anni di storia dell’Associazione Priori, di creare una Mostra Permanente dedicata alla Festa del Piatto di S. Antonio Abate, lungamente atteso e auspicato dalla comunità.

A sua volta l’Associazione Priori, rendendo fruibile il proprio patrimonio demo-etno-antropologico, consentirà di dare senso e contenuto ad un’offerta culturale unica, dal forte legame con la tradizione locale e al tempo stesso con un’esperienza di visita innovativa ed inclusiva, che può parlare al mondo dei valori di solidarietà, sostenibilità ambientale e cura del creato.
Inoltre, una più efficiente ed efficace gestione condivisa degli spazi, facilitata dalla messa a disposizione di un sistema informatizzato di richiesta e prenotazione, nonché di promozione e custodia contribuirà a rendere progressivamente il Palazzo del Capitano del Perdono, un luogo realmente vivo e vivace, aperto alle iniziative dei cittadini e delle associazioni locali, cuore pulsante per la comunità Angelana.

La firma del Patto rappresenta un modello innovativo di gestione dei beni comuni, che si ispira ai principi di sussidiarietà e partecipazione civica previsti dalla Costituzione Italiana. Questo progetto testimonia come l’incontro tra amministrazione e associazioni locali possa dare vita a un sistema di governance partecipata, in cui la comunità gioca un ruolo centrale nel valorizzare i propri beni storici.

“Il Palazzo del Capitano del Perdono tornerà a essere un punto di riferimento per tutti,” ha dichiarato il sindaco Proietti, sottolineando l’importanza di un approccio che metta al centro la collaborazione tra cittadini e istituzioni per la cura del patrimonio culturale. Anche Giovanni Granato, presidente dell’Associazione Priori, ha evidenziato come il progetto rappresenti una “sinergia senza precedenti” e ha espresso il desiderio che l’edificio diventi un patrimonio accessibile e vivo per tutta la cittadinanza.

Oltre alla funzione museale, il Palazzo diventerà uno spazio multifunzionale aperto a iniziative culturali, sociali ed educative, in cui sarà possibile organizzare attività per valorizzare la storia e le tradizioni di Assisi. La presenza di un museo e di spazi flessibili favorirà inoltre l’aggregazione e l’inclusione sociale, permettendo ai cittadini di tutte le età di partecipare a un luogo di incontro unico nel suo genere.

La firma di questo Patto è solo il primo passo verso una serie di progetti futuri, che continueranno a rafforzare il legame tra la città, i suoi luoghi simbolo e la comunità.

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